Nel cuore dell’Emilia-Romagna, un ecosistema sta prendendo forma intorno a una visione ambiziosa: unire l’intelligenza artificiale, il supercalcolo e la creatività per dare slancio allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio. È una traiettoria in cui arte e scienza non solo si incontrano, ma co-creano nuove prospettive, linguaggi e soluzioni per affrontare le sfide contemporanee.
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ToggleUn terreno fertile: le Industrie Culturali e Creative in Emilia-Romagna
Già nel 2014, l’Emilia-Romagna ha riconosciuto il potenziale strategico delle Industrie Culturali e Creative (ICC) all’interno della propria Strategia di Specializzazione Intelligente. Dieci anni dopo, i numeri parlano chiaro: 12,6 miliardi di euro di fatturato, 5,7 miliardi di valore aggiunto e oltre 100.000 addetti.[1] Ma dietro questi dati c’è una visione: un sistema culturale connesso, dinamico e capace di innovare grazie alla collaborazione con la ricerca, le imprese e la tecnologia.
DAMA: dove dati, AI e arte si incontrano
Un esempio emblematico di questa visione è DAMA – Tecnopolo Data Manifattura Emilia-Romagna, nodo strategico dell’ecosistema regionale dell’innovazione. Qui, la potenza del supercalcolo incontra l’intelligenza artificiale, ma anche – ed è ciò che sorprende – l’arte. A febbraio 2025 è stata inaugurata The Models, un’installazione interattiva nata da una residenza artistica negli spazi del Tecnopolo: un esperimento riuscito di dialogo tra arte, dati e tecnologie avanzate.
DAMA non è solo un’infrastruttura tecnica, ma un luogo simbolico dove immaginare nuove alleanze tra mondi apparentemente distanti: artisti, scienziati, innovatori, tutti intorno allo stesso tavolo.
L’AI come leva di trasformazione culturale
Quando l’intelligenza artificiale viene resa accessibile alla creatività, può diventare uno strumento potente per leggere, interpretare e rappresentare la complessità del mondo. Dalla generazione di nuove forme d’arte alle soluzioni per città più sostenibili, passando per modelli predittivi nella salute o nell’ambiente, le applicazioni dell’AI nei contesti culturali sono in continua espansione.
Ma perché questa trasformazione sia possibile, è necessario lavorare su più fronti: accesso alle infrastrutture, formazione, linguaggi condivisi e progetti concreti.
L’AI Factory italiana: un ponte tra saperi
In questa direzione si muove anche IT4LIA – AI Factory, iniziativa nazionale finanziata con oltre 430 milioni di euro per sviluppare un supercomputer ottimizzato per l’intelligenza artificiale e un portafoglio di servizi rivolto a imprese, PA, ricercatori e startup. Oltre all’accesso al supercalcolo e alle banche dati, IT4LIA offrirà percorsi di formazione e consulenza personalizzata, contribuendo a diffondere una cultura dell’AI inclusiva e trasversale.
ART-ER partecipa attivamente al progetto con l’obiettivo di valorizzare l’intero ecosistema regionale, mettendo in relazione anche gli attori del mondo culturale e creativo, in un’ottica di impatto sociale e coinvolgimento del pubblico.
Verso un ecosistema culturale e tecnologico europeo
Il lavoro avviato in Emilia-Romagna guarda oltre i confini regionali. È già attivo un gruppo di collaborazione informale che unisce realtà come ART-ER, MateraHub, CINECA, Università di Bologna, Sineglossa, Future Film Festival, Rete DOC e Kilowatt. L’obiettivo è ambizioso: creare una rete nazionale ed europea capace di esplorare e sviluppare progetti sull’AI generativa e la cultura, in modo aperto, interdisciplinare e scalabile.
Un invito a partecipare
Questo è un invito. A chi lavora con l’arte, con la tecnologia, con i dati. A chi progetta, sperimenta, educa o immagina. Costruire un ecosistema abilitante significa creare connessioni tra persone, strumenti e idee. Significa rendere la tecnologia uno spazio abitabile per la creatività, e la cultura un motore di innovazione per il futuro.
Chi vuole unirsi?
[1] Dati relativi all’anno 2023 elaborati dall’Osservatorio Cultura e Creatività della Regione Emilia-Romagna (https://www.emiliaromagnaosservatorioculturaecreativita.it/)